venerdì 2 giugno 2017

Turchese, pietra dello spirito


Il nome moderno “Turchese“ è in qualche modo un nome errato: quando fu portato in Francia da un commerciante veneziano, venne chiamato “pierre turquois”, ossia “pietra turca”, nonostante la sua origine fosse persiana. Questo nome non fu però l’unico: in Persia era denominato “ferozah”, che significa “vittorioso”. Fino al 13. secolo era conosciuto come “calläis“, che significa “gemma bella”, nome che deriva probabilmente dall’antico greco “kalláïnos”, così come “callaina”(latino).

Il Turchese è un fosfato idrato di alluminio e di rame. Il colore blu fino al blu-verde varia d’intensità, anche se storicamente si è sempre preferito un blu cielo con un grado intermedio di chiarezza e saturazione; di contro le tonalità verdi sono considerate meno preziose.

Turchese grezzo e lavorato

Il Turchese è una gemma ricca di miti, poichè è stata una delle prime pietre preziose a essere stata estratta.
Le sue prime estrazioni risalgono addirittura al 6.000 a.C nell’antico Egitto e nel 5.000 a. C. da parte dei Persiani e per questo è stata una pietra amata da molte culture, come, ad esempio, dai nativi americani, che usavano il Turchese come elemento irrinunciabile per la fabbricazione dei loro gioielli I bracciali Zuñi e le cinture delle popolazioni Navajo, così come le maschere degli Aztechi erano tutti decorati da meravigliosi Turchesi. Tra i tesori di Moctezuma II. (1466-1520), nono imperatore azteco all’inizio della conquista del Messico da parte degli Spagnoli, c’era un serpente intagliato in Turchese.

Serpente a due teste azteco

Dal 16. Secolo il Turchese era inoltre usato come moneta dagli abitanti dell’America sud-occidentale. Oggi è la pietra nazionale dell’Iran.

Amuleto egizio di Horus
Grande scarabeo alato - Periodo Tolemaico IV-I sec. a.C

Tale minerale è rinvenibile soprattutto nei giacimenti secondari di rame, in rocce alluminifere ignee o sedimentarie che sono situate in zone dal clima piuttosto arido. Il Turchese si trova in natura prevalentemente sotto forma di incrostazioni.

Il giacimento più importante di Turchese si trova in Iran, nella località di Ali-Marsa-Koh che è situata presso Nishapur. Altri giacimenti sono stati scoperti in Uzbekista, Kazakistan, in Messico, nel Sinai, negli Stati Uniti d’America presso gli stati del Nevada, del New Mexico e dell’Arizona, in Africa, Turchia, Australia, Siberia, Perù e Tibet.

Tiara di Farah Diba - Turchese e Diamanti
Sono tante le varietà di Turchese presenti in natura. Tutte le varietà hanno finito per assumere il nome della zona presso la quale sono state individuate. E’ per questo motivo che abbiamo:
• il turchese persiano
• il turchese nepalese
• il turchese americano
• il turchese africano
• il turchese cinese
• il turchese messicano


Ci sono anche delle eccezioni, ovvero della varietà di Turchese che hanno assunto un nome non corrispondente al paese dove sono state rinvenute. Il Turchese giallo limone presenta un richiamo evidente al suo aspetto cromatico. Il colore è giallo chiaro anche se non è raro vedere anche un po’ di verde. Il Turchese giallo limone proviene dalla Cina.


Sin dai tempi antichi il Turchese è stato utilizzato come pietra ornamentale e preziosa. A fini gemmologici viene tagliata soprattutto a cabochon a superficie curva e senza sfaccettature.
Grazie a questo taglio il Turchese viene utilizzato per realizzare orecchini, anelli, sfere per collane, statuette. Gemme famose realizzate col Turchese si trovano al British Museum di Londra e al Metropolitan Museum of Arts di New York.

Donna con cane e puttino alato
Nel Tesoro di San Marco a Venezia sono conservate delle Turchesi, così come nel Museo degli argenti di Firenze.

 Coppa in pasta vitrea samlti e pietre preziose del tesoro di San Marco

Sia la tradizione occidentale che quella orientale assegnano al Turchese la capacità di portare fortuna e di fornire protezione contro i sortilegi. Quando il suo colore muta è il segnale dell’imminente arrivo di una situazione di pericolo. E’ conosciuto anche come spugna della negatività.

Gli egiziani consideravano il Turchese il simbolo dell’universo ed era il segno che Dio era presente sulla terra.
Tutte le civiltà antiche nutrivano molto rispetto e considerazione per il Turchese. Ad esempio, per gli Indiani d’America era un minerale da scambiare e da utilizzare per gli ornamenti degli edifici e delle tombe. Erano, inoltre, convinti che portasse fortuna a coloro i quali partecipavano alla guerra.

Maschera Azteca
Per conservare nel migliore dei modi il nostro Turchese dobbiamo evitare che entri in contatto con sostanze acide, profumi, acqua e il nostro stesso sudore.
Il Turchese è una pietra particolarmente sensibile. Come accade per i quarzi, non dovrebbe essere esposta al sole o fonti di calore. Il modo migliore per pulirla invece è tenerla per uno o due minuti sotto l’acqua corrente. Può essere ad esempio tenuta al collo durante una doccia, purché ovviamente il ciondolo non sia fatto anche con materiali che si rovinano sotto l’acqua.

Spilla con turchesi naturali e brillanti - anni Cinquanta